USI CIVICI

Premessa: le seguenti note sono redatte considerando la normativa inerente gli usci civici della regione Piemonte oltre che naturalmente quella nazionale, in altre regioni potrebbero esistere modalità operative diverse.

Credo sia davvero difficile spiegare in una sola pagina web una materia complessa come quella degli usi civici, non basterebbe un libro intero e comunque, finito di leggere il libro, rimarrebbero parecchi dubbi e questioni aperte. Dopo aver frequentato un corso in merito, ho voluto provare a spiegare in questa pagina perlomeno cosa sono gli usi civici e quali problematiche comportano. Cercherò di usare un linguaggio molto semplice, tralasciando molte argomentazioni che, seppur importanti, esulano dal motivo per cui è stata scritta questa pagina. Ricordatevi che solo una consulenza presso un professionista potrà delucidarvi meglio sull'argomento e aiutarvi nel portare a termine nel modo migliore possibile una questione avente per oggetto gli usi civici. Insomma, come già detto, quanto segue vuol solo farvi capire, in modo molto semplificato, cosa sono e che problematiche comportano gli usi civici.

Si parla di un fondo gravato da uso civico quando si vuole indicare un fondo destinato ad essere goduto dalla collettività. Per collettività si intende di solito la popolazione del luogo (non del comune, ma del luogo, quindi il comune o la frazione o la zona ecc...) dove il fondo è sito. Un pascolo può quindi essere destinato all'uso civico di pascolo dagli abitanti della frazione di dove è sito, un bosco all'uso civico di legnatico e così via. L'importante è capire il concetto che quel fondo deve essere goduto dalla comunità!
Attenzione: un bene gravato da uso civico non può essere alienato.
Da qui nascono le problematiche: molte amministrazioni hanno infatti alienato tali fondi. Queste alienazioni sono nulle. Ho espresso il concetto in modo molto semplice, ma forse così è ancora più chiaro quale sia l'effetto devastante di tali alienazioni.
Solo in alcuni particolarissimi casi tali fondi possono essere alienati, permutati o cambiati di destinazione d'uso, questi casi vengono comunque valutati uno per uno e sono casi comunque autorizzati dalle amministrazioni competenti in materia di uso civico. Ovviamente, in questi casi debitamente autorizzati, non sorgono problemi.
Ma torniamo al caso di alienazioni nulle: molti privati acquistano, senza saperlo, terreni gravati da uso civico e scoprono, magari a distanza di anni, che l'atto di acquisto è nullo.

Ecco quindi le due problematiche principali:

- cosa succede se si acquista un bene gravato da uso civico da una amministrazione che non ha la facoltà di alienarlo (o da un privato che a sua volta aveva acquistato da una amministrazione che non aveva facoltà di alienazione)
- come sapere se il fondo acquistato è soggetto ad uso civico

Risposta alla prima problematica: per evitare la reintegra del terreno dovrò ricorrere ad alcuni istituti, tra cui la conciliazione, per mezzo dei quali si può acquistare definitivamente la proprietà del fondo, naturalmente dietro il pagamento di una cospicua somma...a quanto ammonta questa somma? Non voglio dilungarmi in argomenti che vanno oltre il motivo per il quale questa pagina è stata scritta. Sappiate che la somma è cospicua, molto alta e che dipende da parecchi fattori. Non è propriamente una contravvenzione o una multa, ma una sorta di affrancazione del fondo.

Risposta alla seconda problematica: praticamente impossibile saperlo se non è stato fatto un accertamento dei fondi gravati da suo civico nel comune dove state acquistando il fondo. A mio avviso, perlomeno, è così. L'uso civico è una tradizione andata quasi totalmente persa, sentita perlopiù in località montane, la documentazione non è facilmente reperibile, inoltre gli usi civici sono spesso indicati su mappe difficilmente confrontabili con le mappe catastali attuali. Se non è stato fatto un accertamento serio e approfondito risulta davvero difficile sapere se un fondo è gravato o meno da uso civico. Fortunatamente alcuni comuni stanno incaricando professionisti esterni di effettuare tali accertamenti e si spera, tra qualche anno, di avere una situazione più chiara e certa.
L'accertamento delle terre gravate da uso civico parte da una lunga e difficoltosa ricerca storico archivistica, resa ancora più ardua dal fatto di dover riportare, sulle nuove mappe catastali, le aree ad uso civico individuate su antiche mappe in gran parte non confrontabili direttamente con le nuove se non per mezzo di lunghe e laboriose operazioni di sovrapposizione e interpretazione.

Spero di non aver creato troppo allarmismo, consiglio comunque di usare cautela nell'acquisto di fondi, specialmente in zone montane, pascolive e boschive. Ricordate che gli usi civici esistono ancora e chi vi vende il fondo potrebbe essersene dimenticato!

Ecco infine alcune norme inerenti:

NORME NAZIONALI

Legge 1766 del 16 giugno 1927

Regio Decreto 332 del 26 febbraio 1928

Legge 278 del 17 aprile 1957

D.P.R. 616 del 24 luglio 1977

Legge 97 del 31 gennaio 1994

D.Lgs. 42 del 22 gennaio 2004

NORME REGIONE PIEMONTE

Circolare del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte 20/PRE-PT del 30 dicembre 1991

Circolare del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte 3/FOP del 04 marzo 1997

L.R. 17 del 08 luglio 1999

D.G.R. 45-1880 del 28 dicembre 2000

D.G.R. 25-1910 del 07 gennaio 2001

D.G.R. 14-8176 del 07 gennaio 2003

D.G.R. 90-12248 del 06 aprile 2004

D.G.R. 55-14056 del 22 novembre 2004

D.G.R. 11-1800 del 19 dicembre 2005

L.R. 14 del 21 aprile 2006

L.R. 9 del 23 aprile 2007

L.R. 22 del 5 dicembre 2007